DOLCE QB è un extrait de parfum 50 ml
“Non è una vaniglia qualsiasi, intesa come vanillina o come una torta, ma un baccello di vaniglia caduto e letteralmente sprofondato, affogato e ingoiato dal magma del catrame di betulla”.
Gli ingredienti di Dolce Q.B. si trovano, in gran parte, all’interno del romanzo Nanà di Émile Zola:
“Tutte le botteghe gli erano note, conosceva i singoli odori, nell’aria satura di gas: i robusti sentori del cuoio di Russia, l’aroma di vaniglia proveniente dal sottosuolo di un laboratorio di cioccolateria, gli effluvi
muschiati che uscivano dalle porte aperte delle profumerie…il profumo di Nanà era il patchouli”.
La forma del cubo ricorda una zolletta di zucchero, un dado o una scatola, perché il gruppo ADJIUMI è un contenitore di passione. La bottiglia con il logo di ADJIUMI insieme alla barra graduata – la stessa che
troviamo in cucina su apposite brocche per preparare le torte – è un tributo alla Pop Art anni ‘80 di Andy
Warhol, mentre i colori rosso, bianco e nero sono un chiaro omaggio a Coco Chanel.
La fragranza è una vaniglia orientale unisex, studiata sotto una prospettiva completamente nuova, tanto
che la sua complessità potrebbe essere paragonata al “Cubo di Rubik”. Non lasciatevi trarre in inganno dal nome del profumo “Dolce Quanto Basta” e dal fatto che si tratti di una vaniglia orientale. Individuare le singole note che la compongono è impervio.
Con Dolce Q.B. Cristian esplora una nuova ricchezza olfattiva percorrendo strade sconosciute e
stravolgendo gli attuali codici della profumeria artistica moderna, con una nuova interpretazione del sillage orientale, creando una vaniglia morbida ma allo stesso tempo molto tostata e speziata, poiché
letteralmente avvolta dal catrame di betulla, incenso e cannella che la rendono irresistibile ma senza
risvolti golosi.
Accenti di patchouli di Sumatra della Regione di Gayo, famosa per la produzione di caffè, contribuiscono a conferire ai baccelli di vaniglia sfumature di caffè tostato. Le note di cuore sono floreali e lievi nella loro
soavità e trasparenza, l’iris e il gelsomino fanno da trait d’union tra le note di testa e quelle di fondo dando ampio respiro alla fragranza. L’ambreine e il legno di sandalo regalano morbide gradazioni al baccello di vaniglia ormai irriconoscibile, insieme al musk a al vetiver che si rivelano nel drydown finale, con il cuoio che sembra voler lasciare un tatuaggio sulla pelle. Una fragranza assolutamente persistente e unisex, mai eccessivamente zuccherina, ma…Dolce Quanto Basta.