Officina21 Profumeria Arezzo

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Cristian Cavagna – Vittoria Alata

Vittoria Alata è il profumo che Cristian Cavagna ha dedicato alla città di Brescia, capitale della cultura 2023. Vittoria Alata è il quarto capitolo unisex dedicato al tema della tuberosa, la tuberosa secondo Cristian Cavagna. Ispirato alla statua della Vittoria Alata, il profumo è stato creato attraverso alcuni elementi che potessero ricordare Brescia e provincia. E’ stata inserita una nota acquatica in riferimento ai vari laghi che circondano Brescia, una nota fruttata in omaggio al lampone che si coltiva a Lozio, nota che rimanda anche al sottobosco e alle montagne che circondano la città. C’è una nota metallica di aldeidi per ricordare le importanti aziende manifatturiere di Brescia, le acciaierie e il famoso tondino Bresciano. Le aldeidi rendono anche una nota fredda e incensata, inserita come riferimento al Duomo nuovo e al Duomo vecchio, situati al centro di Brescia; hanno aiutato la parte metallica, incensata e polverosa ad emergere, aiutando anche la parte gassosa in ricordo dei vini della Franciacorta. L’Iris invece rende invece omaggio alla polvere di marmo, il marmo di Botticino, utilizzato per  costruire il tempio Capitolino, uno degli esempi della Roma antica situato a Brescia.
Extrait 100 ml

Cristian Cavagna – Murice Imperiale

Cristian Cavagna Murice Imperiale Extrait de Parfum Unisex confezione da 100 ml
Murice Imperiale è terza “tuberosa secondo me” del naso Cristian Cavagna .
È una tuberosa sottomarina, umida, minerale.
FAMIGLIA OLFATTIVA
Marina
NOTE DI TESTA 
Foglie di Banano, Zenzero, Rabarbaro
NOTE DI CUORE
Tuberosa, Corallo, Petricore
NOTE DI FONDO
Tuberosa (Assoluta), Alga Rossa (Assoluta), Muschio Marino (Distillazione Molecolare), Ambra Grigia
CONCENTRAZIONE
Extrait de Parfum

Cristian Cavagna – Musa Paradisiaca

MUSA PARADISIACA (100 ml extrait de parfum)
E’ la celebrazione della tuberosa e di chi la indossa, attraverso l’elevazione della materia prima. Pur rimanendo ancorati alla profumeria di una volta abbiamo ottenuto una formula moderna, senza l’esagerazione delle proporzioni e delle sfaccettature più feroci.
Le prime serre imperiali, in stile Art Nouveau, accoglievano, sotto le imponenti cupole verdi in ferro battuto e dalle linee curve, la flora proveniente da tutto il mondo. Piante tropicali maestose, tra cui il banano con le sue foglie dal colore verde brillante e leggermente coriacee, da cui abbiamo estratto un composto luminoso ed elegante (“Musa × paradisiaca” è il nome botanico del banano).
Sulle tele, nella vita e nei profumi, le muse hanno condizionato e sconvolto la vita di grandi personaggi e la tuberosa, fiore bianco per eccellenza, è un segno, forse, il segno, del mio stile. La costruzione della
fragranza parte dall’oro di Gustav Klimt e dalle Serre reali di Laeken (Bruxelles).
È fin troppo facile raccontare le mie tuberose e dichiarare un amore, dal momento che si snoda lungo tutto il mio percorso da appassionato e conoscitore di profumi. La linea “la tuberosa secondo me” nasce con il desiderio di fare qualcosa di nuovo, di fare un passo in più rispetto a quanto già fatto prima.
Una linea che rivela una ricerca costante pur rimanendo legata alle tradizioni, attraverso un elemento di continuità, la tuberosa, declinata in sette diverse interpretazioni. Fiore bianco eletto ad icona del buon gusto. Nel lessico olfattivo contemporaneo è sinonimo di eleganza, divenuta il paradigma del mio stile.

Cristian Cavagna – Boa Madre

EXTREIT DE PARFUME 100 ml
La fragranza è un omaggio a René Gruau, pseudonimo di Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate,
famoso illustratore italiano.
Gruau prende parte alla rivoluzione iniziata nel 1947 con il New Look: le linee dei codici femminili
vengono riscritte. Si unisce ai suoi amici Dior, Givenchy, Balmain, e per loro crea forme e realizza le
pubblicità, con donne coperte da piume di struzzo.
Dirà Gruau: “La linea è la base di tutte le arti: una linea singola può esprimere la grandezza, la nobiltà, la
sensualità, è la sintesi di tutte le sensazioni, la concentrazione di ogni sapere.”
Le linee del flacone di BOA MADRE sono fianchi di donna, sono uova di struzzo. L’uovo è la
rappresentazione del seme primordiale da cui tutto ha avuto inizio, il suo uso iconografico è in tutte le
culture.
Ho aggiunto alla flora di Musa Paradisiaca della fauna: boa è serpente, o ha piume di struzzo, mentre la
Madre Terra è l’origine della vita
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